Bieno: sentieri smarriti e ritrovati
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Bieno: sentieri smarriti e ritrovati
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Abstract
Questo “album” senza presunzione, vuole essere due cose insieme: un lavoro storico e un lavoro fotografico; col rammarico però di non aver potuto, per ovvie ragioni di spazio, offrire ulteriori immagini né far diventare questo volume uno strumento di comprensione di un capitolo della storia di Bieno, qui vista attraverso un obiettivo fotografico, ma a cui occorrerebbe dedicare invece energie e contributi scritti, così da offrire la più preziosa delle eredità a questa e alle future generazioni.
È un lavoro storico. Modesto certo, ma della ricerca storica ha i caratteri necessari, anche se non sono quelli che siamo soliti aspettarci sfogliando un libro di storia. È una ricostruzione, inevitabilmente parziale, per immagini, dove queste si trovano solitamente ad illustrazione del testo o a esemplificazione di un discorso o come ornamento. Nel caso di questa pubblicazione è però il contrario, e sono solo poche righe quelle che il lettore (o l’osservatore?) troverà a illustrare un “testo” fatto di fotografie d’epoca.
Pure le foto costituiscono un’unica trattazione, svolgono un solo tema, illustrano fatti, luoghi, situazioni che appartenevano a Bieno di una data epoca. Anzi, possono ricondurci per vie e piazze conosciute, in compagnia di persone mai viste prima ma che ci sembrano essere quei vicini di casa che intravvediamo soltanto, al mattino e alla sera, nel quotidiano rito dell’andare e ritornare dal lavoro.