Regoliamoci. La carta di regola di Scurelle
Metadati
Titolo
Regoliamoci. La carta di regola di Scurelle
Sottotitolo
Un progetto di collegamento tra passato e presente dei bambini e degli insegnanti della Scuola primaria di Scurelle
Autore/curatore
Editore
Abstract
“Ubi non est ordo, ibi est confusio” “laddove non c’è l’ordine, lì regna l’anarchia”; così recita la citazione latina che si legge nell’introduzione della “Carta regulae communitatis Scurellarum”, il più antico codice legislativo del comune di Scurelle giunto fino a noi. la carta di regola di Scurelle nasce, quindi, come esigenza ben precisa di una comunità che ha evidentemente raggiunto un notevole grado di sviluppo sociale ed economico e che, coscientemente, ha bisogno di porsi delle regole per tutelare l’equilibrio interno e garantire la pacifica e ordinata convivenza fra i suoi membri. Le carte di regola costituiscono sicuramente la forma legislativa più diffusa prodotta dai comuni trentini, a partire dall’età medioevale. Siamo di fronte a delle comunità che si possono definire, a giusto titolo, precursori della moderna cooperazione; le loro genti sono legate da vincoli di mutuo soccorso e di solidarietà che scaturiscono da condizioni economiche ed esigenze comuni.