L’erba santa in Valsugana
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Titolo
L'erba santa in Valsugana
Sottotitolo
Coltivazione e lavorazione del tabacco tra Otto e Novecento
Autore/curatore
Collezione
Abstract
Nato nel 1989 all’interno dell’Università della terza età, il Laboratorio di storia di Rovereto si è proposto fin da subito come un soggetto collettivo di ricerca storica i cui protagonisti fossero al contempo testimoni e ricercatori: un luogo di incontro fra la cultura storica dei coordinatori e l’esperienza dei partecipanti. Tra i suoi numerosi progetti di ricerca, il Laboratorio ha avviato dal 2020 un progetto di lungo periodo sul ciclo del tabacco presente un tempo in Vallagarina: dalle campagne poste a meridione di Trento fino ai territori prospicienti il Veneto. Si tratta di una iniziativa ambiziosa che riguarda uno dei principali settori economici della vallata per almeno due secoli (XIX e XX) e che si concretizza attraverso la pubblicazione di un’opera in più volumi: due dedicati alla coltivazione e alla macerazione del tabacco; uno o due alla produzione di polveri da fiuto, sigari e sigarette esercitata nella grande Manifattura di Sacco.
All’interno di questo programma generale è nata l’idea di allargare la ricerca anche alla Valsugana trentina: la seconda realtà tabacchicola presente in Trentino a metà degli anni Cinquanta del Novecento, con 44 ettari di superficie coltivata, 44.457 metri cubi di essicatoi, 8.878 metri quadrati di magazzini e 161 operaie impiegate. I risultati di quest’ultimo lavoro, avviato nel 2021 da Franco Gioppi e pubblicato all’interno del secondo volume del Laboratorio edito nel 2023 (Vite di Tabacco, tre secoli di coltivazione e cura in Trentino, Settecento-Novecento), vengono ora riproposti qui grazie alla disponibilità e alla cortesia dell’associazione roveretana alla quale vanno i nostri più sentiti ringraziamenti.
Il testo è stato mantenuto invariato rispetto all’originale, mentre l’apparato iconografico di questo “estratto” è stato notevolmente incrementato per non disperdere il prezioso materiale raccolto dal ricercatore che, accanto a documentazione di carattere generale, restituisce atti, disegni e immagini relativi ai tre stabilimenti agroindustriali all’epoca presenti in valle: quello di Levico Terme, la macera di Borgo Valsugana e l’essicatoio fratelli Maccani di Castelnuovo.
Per sottolineare la dimensione locale dell’opera, infine, è stato leggermente modificato anche il titolo del contributo al fine di evidenziarne nell’immediato i confini territoriali, quelli tematici nonché temporali.