Il tutto in poco
Metadati
Titolo
Il tutto in poco
Sottotitolo
Catasto e mappe franceschine in Valsugana orientale e Tesino
Autore/curatore
Collezione
Editore
Abstract
Il Catasto come “carta d’identità” di un territorio è una definizione, ricca di significati storici e culturali, nella quale si condensa uno degli aspetti più significativi dell’Istituto catastale; dunque non solo fiscalità, non solo aspetti geometrici, non solo abbozzi, mappe, protocolli ma una poderosa e complessiva opera che sintetizza e rappresenta un territorio, il suo utilizzo e la sua evoluzione nel tempo, caratterizzata da un aggiornamento continuo e minuzioso. La carta d’identità del Catasto trentino era e rimane austriaca. Questo per alcuni motivi: la lungimirante visione di Maria Teresa d’Austria, che ha voluto creare un archivio dei possessi di tutto l’impero (sulla base dell’esperienza del Censo Milanese di Carlo VI), portato avanti dai discendenti della casata d’Asburgo (salvo un piccolo intervallo napoleonico) con vari “aggiustamenti” dettati dalle crescenti conoscenze matematiche e scientifiche, all’epoca in forte sviluppo; l’appartenenza del Trentino al Land Tirol con conseguente estensione del Catasto a tutto il nostro territorio; lo stretto collegamento con il Libro fondiario, altro Istituto di derivazione austriaca, “impiantato” e cioè fondato sulla base dei dati catastali; il mantenimento in conservazione del Catasto Fondiario ex-austriaco nella nostra regione anche dopo il passaggio all’Italia, riconoscendo le indiscusse qualità del sistema di gestione immobiliare austriaco (Catasto Fondiario/Libro fondiario) con la circolare del Ministero delle Finanze (1932); non ultime, l’amministrazione autonoma del Catasto, prima in carico alla Regione (1978) e poi alle due province autonome (2004), con norme di attuazione dello Statuto speciale d’Autonomia. Centocinquant’anni (l’impianto catastale nel Tirolo è dal 1855 fino al 1861), nel corso dei quali il territorio del Trentino ha conosciuto profonde e radicali trasformazioni, essenzialmente imputabili al passaggio epocale da un’economia di natura prevalentemente contadino/artigianale di tipo familiare all’attuale impostazione industriale/commerciale, cui avrebbe fatto da riscontro lo sviluppo di un’agricoltura intensiva, specialmente orientata alle produzioni frutticola e viticola. In questo contesto uno sviluppo senza precedenti è rappresentato dal settore edilizio, tanto privato che pubblico, che, a far data dagli anni del boom del secondo dopoguerra, ha interessato ampi ambiti territoriali coinvolgendo i grandi centri urbani ma anche i più piccoli insediamenti. Di tali mutamenti la mappa catastale è stata fedele testimone.