Guido Prati
Metadati
Titolo
Guido Prati
Sottotitolo
"Un uomo eccezionale che amava sentirsi comune"
Autore/curatore
Collezione
Editore
Abstract
Sui diversi membri della famiglia Prati, dispensatrice copiosa di eruditi e di artisti illustri, molto si è indagato e altrettanto si è scritto o pubblicato. Non mancano ricerche, biografie, cataloghi che esaltano le attività di taluni di questi personaggi e, soprattutto, la vita e le stupende opere del pittore Eugenio, iniziatore dell’esile ramo gnesoto della famiglia, rappresentato dalla moglie Ersilia Vasselai e dai figli Raffaella, Angelico e Guido. Ed è specialmente verso Angelico Prati – glottologo e dialettologo stimato non solo in Italia ma anche nelle maggiori università europee e americane – che si è focalizzata l’attenzione di quanti si sono occupati di questo ceppo secondario della casa caldonazzese, relegando al ruolo di “cenerentola” il fratello Guido, protagonista di un’esistenza singolare pregna di esperienze senza uguali. Un conterraneo colto e irrequieto, dalla vita originale, talvolta raminga e solitaria, e comunque lontana dalle convenienze sociali e da qualsiasi forma di costrizione.
Guido Prati – praticamente sconosciuto ai media e offuscato dai più luminosi, insigni familiari – eccelle soprattutto come musicista e per gli approfonditi studi sulle popolazioni zigane della penisola iberica e dell’area danubiana con cui convisse per alcuni periodi della sua vita, imparandone perfettamente lingua, dialetti, usi e costumi. Antesignano della ziganologia, tanto approfondite furono le sue conoscenze in questo misconosciuto campo dell’etnografia che gli permisero di confrontarsi direttamente o indirettamente con i maggiori studiosi dell’epoca.
Tipologia di documento
Anno
Stampa
Tema
Località
Valsugana orientale > Castel Ivano > Agnedo | Valsugana orientale > Castel Ivano
Crediti
Prefazione di Mauro Odorizzi