Abstract

Già da parecchi anni era sorta in molti l'idea d'una Strada ferrata che da Trento lungo la Val Sugana raggiungesse il confine Italiano, come quella che presentasi la più diretta per un congiungimento della Germania col Porto di Venezia; ed a tale scopo vennero studiati una serie di progetti più o meno plausibili, più o meno dettagliati, ma che per ragioni politiche od economiche non poterono mai essere realizzati; è per queste ragioni e specialmente e soprattutto per la difficoltà di finanziare l'impresa tutti i progetti erano rimasti allo stato di un pio desiderio.
Negli ultimi anni soltanto si ebbe ad osservare come la cosa venisse prendendo una piega sempre più favorevole. Il continuo aumentare del concorso dei forestieri, la crescente necessità di comunicazioni che valessero a favorire lo sviluppo del commercio e della industria, accentuarono ancor maggiormente il bisogno del completamento della rete ferroviaria tirolese. Poiché basta il dare una occhiata alla carta geografica per persuadersi che in confronto ai paesi circonvicini il Tirolo è rimasto molto addietro nello sviluppo delle sue strade ferrate; e che valli importanti e vaste sono ancor sempre in vana attesa di una congiunzione che le unisca alle arterie principali del movimento della provincia.
E così fu che l'antico progetto della ferrovia della Val Sugana tornò recentemente sul tappeto; di una ferrovia che unendosi a Trento alla grande linea nella Strada ferrata Meridionale austriaca, e attraversando una delle più grandi e più belle vallata del Trentino, la Val Sugana o del Brenta, raggiunga a Tezze il confine italiano.