Arte e devozione in Valsugana
Metadati
Titolo
Arte e devozione in Valsugana
Sottotitolo
Borgo Valsugana
28 luglio - 31 agosto 2008
Autore/curatore
Collezione
Editore
Abstract
Da alcuni anni i mesi di luglio e di agosto rappresentano un’occasione per realizzare presso lo Spazio Klien di Borgo Valsugana un evento di grande interesse artistico che ha portato a Borgo alcuni fra gli artisti più importati del Novecento. Dall’anno scorso, quando con un grande successo di visitatori fu realizzata la mostra “La bottega dei Fiorentini. Un secolo di pittura nella Valsugana del ‘600” l’attenzione si è spostata più sulla realtà locale e da quella esperienza è nato il progetto di questo anno “Arte e devozione in Valsugana”. La mostra, che è un’anticipazione del volume La Valsugana Orientale , guida storico artistica, in fase di realizzazione e che vedrà la luce nel 2009, si propone di far conoscere ad un vasto pubblico tutta una serie di opere d’arte di pregevole fattura, normalmente poco conosciute o, del tutto sconosciute, perché relegate in ripostigli o soffitte che, oltre a far parte del patrimonio storico-artistico della Valle, sono altresì rappresentative del periodo storico e della vita delle comunità locali in cui sono state prodotte.L’iniziativa si propone di valorizzare queste opere attirando anche l’attenzione sulla necessità di salvaguardare alcune di esse che versano in cattivo stato di conservazione. Infatti nella nostra cultura per secoli l’arte è stata principalmente arte sacra e se pensiamo ai beni culturali delle comunità in cui viviamo questi sono per la quasi totalità legati alla loro vita religiosa.Nell’auguravi una piacevole visione voglio ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questo evento e in particolare Laura Dalprà e Marina Botteri della Soprintendenza ai beni storico-artistici della Provincia Autonoma di Trento, don Ambrogio Malacarne delegato vescovile per l’Arte sacra e la tutela dei Beni Culturali Ecclesiastici, i parroci che hanno aderito alla richiesta di prestito, i collaboratori – Gastone Favero, Massimo Libardi, Elvio Mich, Elisabetta Staudacher – e infine Vittorio Fabris che con il suo entusiasmo è stato l’anima di questa iniziativa.