La mappa di comunità dell’Ecomuseo
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La mappa di comunità dell'Ecomuseo
Autore/curatore
Collezione
Abstract
Attraverso la mappa di comunità gli abitanti di un luogo hanno la possibilità di rappresentare il patrimonio, il paesaggio, i saperi in cui si riconoscono e che desiderano trasmettere alle nuove generazioni. Evidenzia il modo in cui la comunità locale vede, percepisce, attribuisce valore al proprio territorio, alle sue memorie, alle sue trasformazioni, alla sua realtà attuale e a come vorrebbe che fosse in futuro. Viene in tal modo esplicitato un concetto “nuovo” di territorio, che non è solo il luogo in cui si vive e si lavora, ma che pure conserva la storia degli uomini che lo hanno abitato e trasformato in passato, i segni che lo hanno caratterizzato. Un luogo include memorie, spesso collettive, azioni e relazioni, valori e fatti numerosi e complessi che a volte sono più vicini alla gente che non alla geografia, ai sentimenti che non all’estensione territoriale. La nostra mappa individua nell’acqua (l’albero dell’acqua) il proprio tratto identificativo, l’elemento centrale per l’economia e la vita stesse della comunità: dai numerosi torrenti che discendono il Lagorai al Brenta che li accoglie nel fondovalle. A ciò si uniscono, traendo spunto da un’anonima filastrocca bislacca, i nomignoli nei quali i paesani si riconoscono da sempre, con una notevole dose di autoironia, capaci di mettere in luce vizi e virtù ma soprattutto conoscenza reciproca e legami profondi. Completano la mappa i segni di un’economia rurale ancora viva e orgogliosamente legata alle proprie radici contadine, dalle quali attingere il senso profondo di una secolare simbiosi dell’uomo con il territorio. Il territorio oggetto della mappa è quello storicamente definito dalla Giurisdizione di Ivano e dal pievado di Strigno. Del pievado facevano parte Ivano, Fracena, Strigno, Spera, Villa, Agnedo, Samone, Ospedaletto, Scurelle e Bieno. Sede del pievado (sorto circa all’inizio del ‘200) fu dapprima Castel Ivano con la sua chiesetta probabilmente privata; dal 1419 questa venne trasferita a Strigno, ormai divenuto centro amministrativo della zona e capoluogo della giurisdizione. Strigno, con Spera, Villa Agnedo e Ivano Fracena, dal 2016 fa parte del nuovo Comune di Castel Ivano.
Tipologia di documento
Anno
Stampa
Tema
Agricoltura | Alimentazione | Allevamento | Antropologia | Costume | Lavoro | Linguistica
Località
Valsugana orientale > Castel Ivano > Agnedo | Valsugana orientale > Bieno | Valsugana orientale > Castel Ivano | Valsugana orientale > Castel Ivano > Ivano Fracena | Valsugana orientale > ospedaletto | Valsugana orientale > Samone | Valsugana orientale > Scurelle | Valsugana orientale > Castel Ivano > Spera | Valsugana orientale > Castel Ivano > Strigno | Valsugana orientale > Castel Ivano > Villa